Vorrei ricordare e sottolineare l’importanza e la
responsabilità che investe coloro i quali andranno ad amministrare Ustica per i
prossimi 5 anni.
Per rendere nuovamente l’isola appetibile è indispensabile
valorizzare quello che di più prezioso già possediamo, come il Mare, l’ambiente
incontaminato e i prodotti enogastronomici che caratterizzano l’alta qualità
della vita di chi decide di trascorrere le vacanze ad Ustica e di chi vi abita.
È anche indispensabile far funzionare i vari servizi
comunali, quelli che ormai dovrebbero essere, “ordinaria amministrazione”.
Gli amministratori hanno e avranno tutti gli strumenti per
poter valorizzare e vendere il prodotto Ustica, quindi dipenderà solamente da
queste persone il destino di un intera comunità. Persone che verranno elette da
noi elettori, Usticesi, responsabili, tanto quanto gli amministratori che
verranno eletti.
Voluta dagli Usticesi l’Area Marina Protetta (AMP) è
ritornata ad essere gestita dai nostri amministratori.
Ora tutti si chiedono se saremo capaci di sfruttare al
meglio questo strumento, con i quali sarà possibile ridare dignità e lustro alle
bellezze dell’isola.
Il mio ottimismo, se consideriamo gli strumenti oggi disponibili,
mi fan ben sperare.
Rivedere un nuovo modo di pensare servirà a diminuire i
costi di una politica che fino a ieri ha sperperato soldi pubblici senza però
creare ricchezza, ma solo a garantire tutto quello che oggi sappiamo.
La nostra è l’ultima possibilità per un ventennio di
rinascita, altrimenti il baratro e la mediocrità sarà il nostro destino.
Le finanze pubbliche oggi sono quasi zero, ma la dignità e
la solvibilità di un Comune ha accesso a svariate possibilità che un normale
privato non potrà mai avere.
Questo binomio (dignità e solvibilità) ha ancora un grande
potenziale se usato da persone diligenti, creative, altruiste e illuminati.
Per rilanciare l’isola di Ustica occorre solamente interagire
sulle tante iniziative Statali (Università) enti governativi e non governativi,
associazioni e enti pubblici, (Provincia e regione) quest’ultimi spesso neanche
tenuti in considerazione, ma che concorrono alla formazione di uno stato.
Voglio con questo dire che non servono milioni, ma buone
idee e buoni propositi per ridare speranza e dignità ad una comunità.