domenica 3 febbraio 2013

Creare le condizioni per poter rilanciare Ustica.



Vorrei ricordare e sottolineare l’importanza e la responsabilità che investe coloro i quali andranno ad amministrare Ustica per i prossimi 5 anni.
Per rendere nuovamente l’isola appetibile è indispensabile valorizzare quello che di più prezioso già possediamo, come il Mare, l’ambiente incontaminato e i prodotti enogastronomici che caratterizzano l’alta qualità della vita di chi decide di trascorrere le vacanze ad Ustica e di chi vi abita.
È anche indispensabile far funzionare i vari servizi comunali, quelli che ormai dovrebbero essere, “ordinaria amministrazione”.
Gli amministratori hanno e avranno tutti gli strumenti per poter valorizzare e vendere il prodotto Ustica, quindi dipenderà solamente da queste persone il destino di un intera comunità. Persone che verranno elette da noi elettori, Usticesi, responsabili, tanto quanto gli amministratori che verranno eletti.
Voluta dagli Usticesi l’Area Marina Protetta (AMP) è ritornata ad essere gestita dai nostri amministratori.
Ora tutti si chiedono se saremo capaci di sfruttare al meglio questo strumento, con i quali sarà possibile ridare dignità e lustro alle bellezze dell’isola.
Il mio ottimismo, se consideriamo gli strumenti oggi disponibili, mi fan ben sperare.
Rivedere un nuovo modo di pensare servirà a diminuire i costi di una politica che fino a ieri ha sperperato soldi pubblici senza però creare ricchezza, ma solo a garantire tutto quello che oggi sappiamo.
La nostra è l’ultima possibilità per un ventennio di rinascita, altrimenti il baratro e la mediocrità sarà il nostro destino.
Le finanze pubbliche oggi sono quasi zero, ma la dignità e la solvibilità di un Comune ha accesso a svariate possibilità che un normale privato non potrà mai avere.
Questo binomio (dignità e solvibilità) ha ancora un grande potenziale se usato da persone diligenti, creative, altruiste e illuminati.
Per rilanciare l’isola di Ustica occorre solamente interagire sulle tante iniziative Statali (Università) enti governativi e non governativi, associazioni e enti pubblici, (Provincia e regione) quest’ultimi spesso neanche tenuti in considerazione, ma che concorrono alla formazione di uno stato.
Voglio con questo dire che non servono milioni, ma buone idee e buoni propositi per ridare speranza e dignità ad una comunità.